Colori, stemma e impianti sportivi

A Tessera, a Tessera

Un grande centro sportivo potrebbe diventare quello di Tessera, frazione di Venezia dove la società di Joe Tacopina intende costruire il "suo” nuovo stadio. Lì accanto, sorgerebbe un palazzetto dello sport di grande capienza per ospitare la Reyer Venezia che è campione italiana di basket in carica e che anch'essa potrebbe avere così un impianto di proprietà.

Non sembra fare ombra minimamente il "Baracca” di Mestre, lo stadio che si troverebbe ameno di dieci chilometri, e nemmeno che la squadra mestrina stia seguendo la rinascita del calcio nel territorio comunale: troppo diverso l’appeal delle due società e infatti alla grande rivalità dei tifosi, non è corrisposta quella delle due società, che seguono strade assolutamente diverse. Lo studio preliminare è stato realizzato dalla Studio Rossetti (ecco un altro italoamericano) di Detroit e nei giorni scorsi è trapelata una indiscrezione con un rendering che dovrebbe essere quello definitivo, almeno in questa fase, di un grande impianto, anche molto bello da un punto di vista architettonico, con un impatto bassissimo, e che riqualificherebbe un’area assai degradata. L’accesso sarà molto facilitato per i turisti e per gli abitanti. Perché i modelli, e i conti, fatti dalla società sono elementari: la provincia di Venezia ha circa ottocentomila abitanti e nessuna squadra, oltre gli arancioneroverdi, in odore di Serie A, e quindi con facilità potrebbero catalizzarne l’interesse. Inoltre, sulla scorta di quanto avviene al Chelsea, che vede ogni partita interna i turisti occupare almeno il 30% delle poltroncine, stimolare anche quelli che arrivano a Venezia (a Tessera c'è anche l'aeroporto della Serenissima), che contano l’incredibile cifra di trenta milioni. L’impianto potrebbe spostare addirittura un pezzo dell’economia cittadina, rendendola un pochino meno "centrodipendente”. Così il mosaico del rilancio sta vedendo i tasselli lentamente componendo.

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