Non solo calcio a Venezia

La vittoria sul filo di lana. Più bella per la Umana Reyer Venezia

Dopo la vittoria è il momento della riflessione per l'Umana Reyer, pronta a rinnovarsi per crescere giorno dopo giorno, vincendo sempre più

È stato scudetto, alla fine, dopo uno spareggio infinito. Adesso le feste per gli atleti dell’Umana Reyer e per i suoi tifosi. Insieme ripercorreranno le fasi di questa galoppata conclusasi all’ultimo canestro contro un Sassari che è stato strenuo competitore. E se in tutt’Italia i cortei si snodano intorno alle piazze principali, a Venezia immancabilmente lo scenario è stato quello fantastico con un corteo acqueo. 

Ed ora via al potenziamento della squadra, perché la Reyer Venezia dovrà affrontare laChampions League. Così via al mercato, via al rinforzo, anzi ai rinforzi: si parla insistentemente di Ariel Filloy, sarebbe un ritorno, ma anche di Achille Palonara, quest’anno a Sassari, strenuo avversario della Reyer. Rinforzi mirati perché la Reyer l’ha dimostrato che le rivoluzioni non pagano, perché il cemento si dimostra inattaccabile poi. Quattro stagioni, le ultime, a dimostrarlo con la Reyer Venezia ai vertici, con due successi incredibili.

Sarà anche il momento di iniziare a parlare di palazzetto dello sport, perché il Taliercio qualche limite, l’ha mostrato. Intanto dal prossimo anno non si potrà giocare i play off se non si potranno garantire almeno 5000 posti a sedere. E i Taliercio non supera i 3500, cosa che sarà ancora più stringente per la Champions League. Tutto questo significa che la Umana Reyer in occasioni speciali dovrebbe emigrare da Mestre. Basterebbe questo timore per spingere ancor più per trovare una nuova soluzione all’impianto.

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