Colori, stemma e impianti sportivi

Il Pier Luigi Penzo

Uno stadio in mezzo al mare intitolato a un aviatore per il Venezia F.C.

Si può scomodare la parola affascinante per uno stadio di calcio? Sì, se si vuol parlare del "Pier Luigi Penzo", l'impianto sportivo di Venezia, l'unico vero della laguna. Anche a vederlo in tv fa effetto, quando le telecamere allargano l'immagine si percepisce distintamente che il "Penzo" si trova in mezzo al mare, alla laguna, nell'isola di Sant'Elena. Quante volte è sembrato sul punto di capitolare, quante volte gli è stato suonato il "de profundis" per via della impossibilità di lavori di ampliamento. Con qualche acciacco, a volte trattato con sufficienza, però è arrivato lo stesso al Terzo Millennio, mantenendo la sua classifica invidiabile di secondo stadio italiano in quanto a "vecchiaia", superato solo dal "Ferraris" di Genova.

E dire che su di esso si sono accanite le furie del tempo, con un paio di trombe d'aria che l'avevano menomato. Come l'aveva menomato la gestione di Maurizio Zamparini, che lasciò un segno, uno solo, con l'arancione della Mestrina sulle maglie del Venezia, allora ostinatamente nero-verdi: le due società s'erano fuse proprio sotto il vulcanico patron friulano, e nell'ottica dello sviluppo di stadi e centri commerciali, si pensò di far lievitare il Venezia Calcio con un bello stadio nella terra ferma, a Mestre, riunendo le due squadre. E nell'impianto mestrino, per aumentarne la capienza, furono montate le tribune semovibili provenienti dall’Isola di sant'Elena: in quell'isola nessuno giocò più al calcio.

Ci pensarono i veneziani a ripristinare le cose, a ritornare a giocare nella loro bellissima, e scomoda, isola, che tanto affascina i tifosi avversari: arrivano tutti baldanzosi, con bandiere e striscioni, si inchinano, soggiogati, dalle bellezze della città, dai vaporetti, dal profumo del mare. Tutte sensazioni sufficienti a smorzare qualsiasi bollente spirito. Il ritorno in serie B, che soddisfazione, ha rifondato il "Penzo", a proposito quello è il nome di un eroe della prima guerra mondiale, adeguandolo alle normative vigenti per la sicurezza, e rendendolo in definitiva ancora più bello.

Va anche ricordato che la tribuna dei distinti è stata intitolata a Valeria Solesin, la studentessa veneziana rimasta uccisa nell'attentato del 2015 al Bataclan di Parigi.


Nella foto: vista dall'alto dello stadio dell'isola di Sant'Elena, il Pier Luigi Penzo di Venezia (Veneto). Da veneziafc.club.

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